Le soft skills sono le competenze trasversali più importanti, essenziali direi, e ti riguardano da vicino, che tu sia un imprenditore, un manager, un professionista o un lavoratore dipendente.
Spesso siamo portati a pensare che le competenze siano ciò che abbiamo studiato a scuola o all’università o che abbiamo imparato lavorando in un’azienda. Questo è vero, ma solo in parte.
In questo articolo vorrei parlarti delle differenze che ho trovato tra la teoria e la pratica in questi ultimi 16 anni di attività manageriali e di coaching, al fianco di imprenditori, manager e persone in carriera.
Vorrei iniziare condividendo con te una prima importante consapevolezza.
Le competenze e la conoscenza sono due elementi distinti
La conoscenza riguarda il sapere, cioè le nozioni che abbiamo appreso e compreso durante i nostri studi o le nostre esperienze.
Le competenze tecnico-professionali, anche dette hard skills, sono quelle che ci permettono “tecnicamente” di svolgere il nostro lavoro. Se sei un ingegnere civile, per esempio, saprai come progettare e far realizzare la costruzione di un palazzo.
Le Soft Skills non sono conoscenza e non sono competenze tecnico-professionali.
Quali sono le competenze essenziali per sviluppare i tuoi progetti, il tuo business e la tua carriera?
La questione da tenere a mente è che, indipendentemente dal settore, esistono competenze essenziali che esulano da quelle tecniche e che oggi sempre più determinano la differenza tra un professionista, un imprenditore o un lavoratore di successo o meno.
Le Soft Skills o competenze trasversali sono quindi legate non solo alla sfera del saper-fare ma anche e soprattutto del saper-essere.
Già nel 1973 lo psicologo americano David McClelland pubblicò uno studio in cui dimostrò che non erano un maggiore Q.I. né risultati accademici migliori a determinare il successo di una carriera professionale ma le competenze trasversali, ovvero quei comportamenti abituali che la persona riusciva ad avere nei più svariati ambiti e anche in situazioni non consuete.
Successivamente sono stati fatti numerosi altri studi in merito e sono state realizzate diverse classificazioni. (Data la complessità, la numerosità e la diversità di queste, ti riporto una mia sintesi, che ritengo applicabile nella maggior parte dei contesti.)
Quali sono, dunque, le competenze trasversali essenziali?
Competenze di gestione di sé stessi
- Auto-regolazione e gestione delle proprie emozioni
- Auto-motivazione, perseveranza, auto-disciplina
- Consapevolezza di sé stessi e del proprio potenziale
- Creatività
- Senso critico
Competenze relazionali e comunicative
- Saper generare fiducia, saper valorizzare gli altri
- Assertività, influenza, capacità di leadership
- Comunicare in maniera rilevante in diversi contesti
- Saper individuare emozioni e bisogni altrui, empatia
- Saper collaborare a diversi livelli
Competenze manageriali e strategiche
- Spinta a realizzare i propri obiettivi, iniziativa
- Progettare, definire traguardi, piani d’azione e monitoraggio
- Saper organizzare e riorganizzare
- Saper analizzare opportunità e rischi di ogni contesto
- Adattabilità
Questi sono i fattori di successo che non possono mancare nello sviluppo della tua attività professionale.
Le Soft Skills, per essere tali, sono osservabili e misurabili in chiave di comportamenti abituali e non di “conoscenze teoriche”. È questo il motivo per cui spesso la formazione tradizionale si rivela inefficace nello sviluppare una competenza. Solo una focalizzazione nel quotidiano, un allenamento specifico e un monitoraggio costanti e prolungati nel tempo portano a un comportamento abituale.
Affinché questo sviluppo sia gratificante e sostenibile, deve essere personalizzato sulla base delle nostre “corde” e delle nostre potenzialità caratterizzanti.
Siamo individui che si distinguono per le proprie specifiche competenze personali, relazionali e progettuali.
Tendere a un modello di riferimento “ideale” può portare a un livello inferiore rispetto ad agire facendo leva sulla nostra unicità!
La formazione risulterà tanto più efficace quanto meno sarà adattamento a dei format, ma liberazione e valorizzazione della propria natura e delle proprie capacità.
In fondo ho rilevato proprio sul campo, supportando persone ed imprenditori, che spesso i risultati venivano facilitati ed accelerati quando veniva “rimossa” la formazione standard a favore di un coaching personalizzato.
In un mondo che prevede una sempre maggiore complessità e specializzazione professionale, sono le capacità trasversali a fare la differenza tra un progetto tutto in salita e uno che scorre come un fiume.
Ricorda: sviluppare la tua crescita personale e professionale è la tua mission più importante.
Mi auguro che questo testo ti abbia fornito una prima prospettiva sulle Soft Skills. Nei prossimi articoli, se ti farà piacere seguimi, offrirò sviluppi e approfondimenti sulle singole tematiche, proponendo esercizi e allenamenti che ho potuto riscontrare e verificare come efficaci. Puoi seguire i miei post collegandoti qui: https://www.linkedin.com/in/antoce/
E tu? Quali spunti di riflessione ti ha offerto l’articolo? Quali argomenti ti piacerebbe approfondire?
Se desideri essere supportato nello sviluppo delle tue soft skills puoi contattarmi qui: https://cecerecoaching.it/contatti/