Antonietta Menegatti, in arte EDEA, nasce a Milano il 13 febbraio 1983, da madre africana (del Mali) e padre milanese. All’età di un anno si trasferisce a Teramo (Abruzzo), dove vive tutt’ora.
Fin da bambina il canto è sempre stata una delle sue grandi passioni, insieme alla ginnastica ritmica (che studia per 5 anni) ed il disegno.
Dopo una carriera fatta di diverse tappe, tra cui la partecipazione a diversi importanti contest musicali, nel Dicembre del 2008 vince Sanremo Lab. Il 5 Febbraio del 2015 esce il suo primo album, “Dall’Africa”, prodotto da Verba Manent Music. Aggiungo in mia personale opinione, che ha una voce davvero avvolgente.
Ciao Edea, ti ringrazio in anticipo per questa chiacchierata.
Edea: Grazie a te Antonio, è un piacere.
Leggo dalla tua biografia che a sedici anni hai vinto la timidezza e hai iniziato ad affrontare il pubblico. Successivamente, lungo la tua carriera e oltre che nella musica, sei passata anche nei ruoli di presentatrice e modella nella moda.
Cos’è che ha fatto trasformare quella timidezza in tutta questa energia positiva?
Edea: Si, ero davvero molto, molto timida. Per me era un problema persino chiedere un etto di prosciutto al banco salumi, figuriamoci credere mai che un giorno, il mio lavoro sarebbe stato fare la cantante. Eppure, l’amore per la musica e il canto mi ha letteralmente spinta a lavorare su questo mio scoglio, che allora ritenevo insormontabile!
Ricordo che la prima volta che cantai davanti ad un pubblico, mi tremavano le gambe. Eppure, una volta salita su quel palco, passò immediatamente tutto. Mi sentii perfettamente a mio agio, come se fossi a casa. Fu lì che capii che il mio destino era quello…e improvvisamente la paura e la timidezza sparirono! Quindi non ci ho dovuto lavorare tanto, anzi…è bastato solo salire su un palco!
Da lì ho avuto le prime esperienze anche da conduttrice, ma non ho mai fatto la modella di moda. Non fa per me.
Cosa si prova, a tuo avviso, quando si esce dalla propria area di “sicurezza” e si affrontano nuove sfide?
Edea: Crollano un po’ tutte le proprie certezze, ci si mette a nudo per confrontarsi con l’ esterno e far capire soprattutto a noi stessi quanto valiamo. Credo sia un passo doveroso però, chi vive sempre “protetto” e non azzarda mai a mettere piede fuori dal propria “area”, un giorno potrebbe esserne all’ improvviso costretto, e magari trovarsi male e a disagio…quindi credo che sia uno step necessario, da fare con consapevolezza e per gradi, per crescere sia dal punto di vista della sicurezza che ognuno deve avere di sé, che per la consapevolezza delle proprie capacità.
Ricordo che quando decisi di fare il mio primo concorso canoro, lo feci proprio per capire se venivo apprezzata anche fuori dalla mia città, dai locali dove cantavo. Volevo sfidare me stessa e mettermi alla prova. Ecco, la sensazione che si prova è proprio questa, ci si sente nudi…ma con i guantoni da boxe alle mani!
Qual è stata la cosa che ti ha fatto capire, più di tutte, che volevi fare proprio quello che stai realizzando?
Edea: Fu proprio la sensazione che provai la prima volta che salii su un palco a farmelo capire. Non so, era come se una vocina mi dicesse “ecco, è questo che devi fare per tutta la tua vita”… Ecco, io ho semplicemente ascoltato quella vocina!
Cosa provi quando canti in studio e, invece, dal vivo?
Edea: Sono due cose completamente differenti… in studio si fa molta attenzione all’ intonazione, all’ atteggiamento di ogni frase cantata, alla pronuncia di ogni singola parola. Ovvio che l’emozione c’ è sempre, altrimenti non si parlerebbe di canto. Diciamo che si sta molto più attenti su tutto. Dal vivo invece ci si sente più liberi di donarsi completamente al pubblico, e l’emozione la fa da padrona! Almeno, per me è così!
Quanto tempo ti eserciti nel canto?
Edea: Una volta alla settimana mi assiste il mio insegnante, mentre per gli altri giorni dipende molto da quante volte devo cantare durante la settimana. Se so che ho tre live di fila, non mi stresso le corde vocali e mi scaldo la voce (respirazione, vocalizzi ecc.) un’oretta prima dell’esibizione. Se invece so che ho una settimana tranquilla, mi esercito tutti i giorni.
Edea, ci diresti qual è il valore dell’impegno per sviluppare il proprio talento?
Edea:L’ impegno è fondamentale per lo sviluppo del proprio talento. Non basta solo averlo, ma dimostrare quanto vale, studiare per farlo crescere e mettersi continuamente alla prova. E senza il dovuto impegno, il talento resta lì in un angolo. Bisogna accorciarsi le maniche e mettersi sotto per realizzarsi. L’impegno è essenziale.
Cos’è più importante per te, nella realizzazione dei tuoi obiettivi?
Edea: Una delle cose più importanti è senza dubbio non trascurare il talento. Coltivarlo sempre per andare di pari passo allo sviluppo del progetto discografico, e dell’evoluzione di esso.
Quindi, impegnarsi sullo sviluppo appunto di brani inediti e poi studiare e pianificare nel dettaglio la loro diffusione. E’ chiaro che questi altri step non sono realizzabili da un ‘ artista singolarmente, ma da una squadra che lo segue in tutto e per tutto. Quindi, altra cosa fondamentale è senz’ altro trovare il team giusto di lavoro. E poi molte altre cose…un ‘ artista ha bisogno di così tante cose, soprattutto in Italia, che non mi basterebbe un intero foglio per descrivere tutto!
“L’amore ci fa liberi”, una tua canzone. “Per caso un giorno incontri la felicità”. E’ proprio così?
Edea: Assolutamente sì! Le cose belle accadono sempre quando meno ce lo aspettiamo, e quando non le cerchiamo! L’ amore ci fa liberi è letteralmente un invito al volersi bene indistintamente, indipendentemente dalla propria razza, cultura, posizione sociale o diversità sessuale… E io credo profondamente che se si hanno atteggiamenti buoni e positivi, la vita prima o poi ti ” premierà”… e un giorno, per caso, incontrerai la felicità.
Cosa suggeriresti ai giovani di oggi che magari sono “in lunga attesa” di un’opportunità?
Edea: Di non mollare mai, e di impegnarsi profondamente per raggiungere i propri obiettivi! Se ci credi veramente si può…ma solo se ci credi davvero! E di percorrere tutte le strade possibili, di tentare di aprire tutte le porte che si troveranno di fronte lungo il cammino. Non si sa mai da cosa può provenire la chance giusta! Di tentare sempre, fino allo sfinimento, ma assolutamente di non adagiarsi e aspettare che le cose ci cadano addosso… agire sempre!
Ci parli del tuo nuovo album e del messaggio che trasmette?
Edea: Il mio nuovo disco si chiama “Dall’ Africa”, ed è uscito il 5 febbraio per l’etichetta Verba Manent Music. Al progetto hanno collaborato l’autore Vincenzo Incenzo, il chitarrista Phil Palmer e la cantautrice australiana Justin Eltakchi, Fonopoli e Duccio Forzano per il video del singolo “Dall’Africa”, che dà appunto il titolo all’ intero album. Il disco è prodotto da Lorenzo Sebastianelli e Alessandro Colapicchioni , ed i temi fondamentali delle canzoni sono principalmente l’ uguaglianza, l’apertura ad altre culture e religioni, e l’ amore. Il tutto “contaminato” da generi musicali differenti, dal jazz al raggae, dalla dance all’ elettro. L’album comprende anche due brani in inglese…insomma una progetto completamente inedito ed originale, che mi rappresenta completamente!
Si può trovare il tutto sul mio sito, www.edealive.it , compresi link ai miei principali social e allo store per scaricare il cd in download o ricevere il cd fisico.
Come ti vedi in futuro?
Edea: Spero di vivere dignitosamente della mia musica. E di avere sempre accanto la mia famiglia!
Grazie Edea, complimenti per quello che ci trasmetti, ci vediamo al tuo prossimo live!
(30 Aprile 2015)
“Potenzialità e Talenti”. Rubrica di approfondimento aperiodica a cura di coach Antonio Cecere. www.cecerecoaching.it
© 2015 Antonio Cecere. Vietata la riproduzione. Le foto sono fornite per gentile concessione di Antonietta Menegatti.