Se ne è andata, l’hai persa un’altra volta. Se sei un imprenditore, un responsabile aziendale o un libero professionista come me, ritrovare la motivazione e coltivarla per renderla stabile è una delle tue priorità.

Hai creato i tuoi progetti e li hai pianificati, una programmazione dettagliata da seguire senza indugiare, ma ci sono giorni dove la produttività è a terra. Fai una grande fatica a rispettare i programmi stabiliti e, in alcuni momenti, metti in discussione tutti i tuoi progetti; addirittura te stesso.

Come fai a motivare gli altri se prima non riesci a farlo con te?

E allora inizi a porti domande. Il “colloquio interiore” prende il sopravvento, la situazione si fa critica e… la frittata è fatta.

Affiancando professionisti ed imprenditori da diversi anni, so bene che non è possibile argomentare la ricerca della motivazione in poche righe. Tuttavia, insieme possiamo vedere quali siano i fattori trasversali che possono impedirti di raggiungere un risultato.

5 falsi miti che ti impediscono di ritrovare la motivazione

 

Per iniziare con il piede giusto, togliamoci quei sassolini fastidiosi che assorbono le nostre energie e limitano la produttività. Ecco 5 falsi miti sulla motivazione che possono aiutarti a sviluppare una nuova consapevolezza.

 

Bisogna sempre essere motivati al 100%

Sembrerà paradossale, ma il primo falso mito che ti sta ostacolando nel ritrovare la motivazione è credere che sia un aspetto così importante da dover essere sempre al 100%.

In quanto umani, abbiamo una molteplicità di caratteristiche con cui confrontarci. Purtroppo, un certo tipo di formazione ha creato delle persone che sembrano essere sempre al top. Sono, a dir poco, parossistici.

Fai pace con questa immagine costruita: per tutta una serie di motivazioni (antropologiche, sociali, culturali, psicologiche, ecc.) siamo soggetti a un andamento “non lineare”.

Accettare il fatto di non poter essere sempre al massimo delle tue possibilità, ti permetterà di liberare nuove energie. Sarai consapevole che devi concentrarti sul dare il 100% delle possibilità di cui disponi oggi, invece di rammaricarti, perché temi di aver perso la tua motivazione.

 

La motivazione ci viene data dall’esterno

La società moderna ci ha abituati al “take-away”: pago e porto a casa qualsiasi cosa, compresa la motivazione.

Puoi immaginare perché ci hanno abituato così. Molti professionisti lo hanno capito, e propongono eventi di formazione che spesso sono solo incontri “d’intrattenimento”. Non c’è nulla di male, ma devi essere consapevole che andare a un evento dove si parla di biciclette, anche se divertente, non ti farà diventare un ciclista.

Il pensiero critico è una skill molto richiesta in quest’epoca, proprio perché permette di formulare un giudizio su qualcosa attraverso un processo mentale di discernimento e analisi della stessa.

La nostra natura primitiva ci porta a imitare dei modelli. Può essere utile prendere degli spunti, ma la motivazione interna si ottiene scoprendo e riscoprendo noi stessi attraverso il pensiero critico e la consapevolezza.

Se vuoi approfondire alcuni punti sull’importanza della motivazione interna, questo articolo è perfetto: Come abbattere il nemico interno .

Impostare obiettivi sfidanti per alimentare o ritrovare la motivazione

Impostare obiettivi sfidanti: sì, ma con cognizione. Se il tuo obiettivo è ottenere una certa performance, ma non hai dei dati storici in merito, oppure non hai parametri aggiornati, potresti commettere l’errore d’impostare obiettivi poco realistici.

In questi casi, l’azione più efficace non è concentrarsi sull’obiettivo come risultato, ma sul processo per raggiungerlo: le abitudini e le sequenze che aumentano le probabilità di portarti a quel risultato. Il rischio, altrimenti, è di indebolire il senso di autoefficacia, ovvero il senso di potercela fare in quel determinato contesto.

 

Cercare la scorciatoia per ottenere il risultato nel più breve tempo possibile

Uno dei nostri istinti primordiali è agire per la sopravvivenza o per ottenere risultati immediati. Se agiamo soltanto quando siamo motivati è perché siamo abituati ad attivarci quando possiamo ottenere una gratificazione immediata.

Invece, per avere una motivazione solida e duratura dobbiamo agire sulla base di una progettualità; di uno scenario a lungo termine. Certo, non è istintivo e dev’essere allenato, ma è il comportamento che innesca la vera passione e si alimenta anche con il superamento degli ostacoli che affrontiamo.

 

Se vuoi ritrovare la motivazione, riflettere è una perdita di tempo. Agire, correre, combattere!

Agire è fondamentale, ma quante persone conosci che sanno ricavarsi uno spazio giornaliero di autoriflessione?

Quando chiami qualcuno al telefono sembra sempre inseguito da una bestia feroce, che lo sta per azzannare. Il segreto delle persone e degli imprenditori più equilibrati è ritagliarsi uno spazio di autoriflessione giornaliero, perché ottengono dei vantaggi significativi:

  • riorganizzano le idee;
  • sviluppano coscienza di sé, delle proprie emozioni e le indirizzano in maniera funzionale;
  • coltivano il pensiero creativo, grazie a una mente più calma, dove tutti i pensieri sono ordinati e chiari.

Uno spazio di autoriflessione ti permette di focalizzare e riscoprire i tuoi valori. Puoi guardarli evolvere nel tempo, con la consapevolezza di chi sei e dove vuoi andare.

 

Ritrovare la motivazione: libera la mente dai falsi miti

 

Ora, puoi sgomberare la mente dai falsi miti sulla motivazione. Hai degli spunti su cui riflettere; puoi scegliere il tuo piano d’azione e gestire meglio la tua motivazione.

Come ritrovare la motivazione e custodirla nel modo migliore è un argomento che ho già trattato e che riprendo periodicamente. Se stai cercando delle strategie pratiche sulla motivazione, o se vuoi condividere il tuo rapporto con lei, per accelerare gli obiettivi del tuo team o della tua azienda, allora contattami.

Ps.

Ecco alcune fonti e letture utili che ti suggerisco, per approfondire alcuni aspetti della motivazione:

  • Perseverare è Umano di Pietro Trabucchi.
  • Intelligenza Emotiva di Daniel Goleman.
  • Il Senso di Autoefficacia di Albert Bandura.